Inizio a scrivere questo post senza sapere esattamente dove andrò a finire. E’ un week end di fine febbraio, fuori si sono abbassate le temperature, mi è giunta voce che nella mia amata Puglia stia addirittura nevicando. Sono alla scrivania tra le cose di sempre: il raccoglitore azzurro spento con tutti i fogli che riguardano Tortecoifiori, le candele di Cera Una Bolla che anzi quasi quasi le accendo, il cactus, le tazze vintage, la lampada topo, una tazzina di caffè.
Ho un lista infinita di faccende da sbrigare in occasione dei workshop che ripartiranno il prossimo week end, ma sento l’urgenza di raccontarvi questa sensazione che ho dentro da un po’ e quindi scrivo.
Febbraio è stato un mese molto difficile perchè mi è parso di fare tantissimo e di ricevere uno scarsissimo riscontro. Mi sono ripetuta più volte che ho fatto male a prendermi una pausa dai social perchè al mio ritorno l’interesse per quello che faccio è visibilmente calato. Mi sono chiesta dove stessi sbagliando, io che per tutto il corso di gennaio avevo studiato, pagato corsi di formazione sul marketing ed ebook sul personal branding. Il mio problema era il fatto che ricevessi qualche like in meno rispetto a dicembre. E’ drammatico. Perchè in realtà va tutto bene: sto organizzando e riempiendo classi di workshop di Tortecoifiori in luoghi meravigliosi di tutta Italia, sono stata coinvolta in progetti creativi bellissimi, sto lavorando ad una cosa gigante con la fotografa e graphic designer Giulia Bianco (giovedì vi diciamo di che si tratta!). Il tutto, come al solito, nei ritagli di tempo tra lezioni in università e ore spese in agenzia marketing. Non c’è nulla che non va. Eppure convivo con un costante senso di irrequietezza.
Ci ho pensato a lungo a questo mio stato d’animo. Ci ho pensato tra le corsie del supermercato, alla guida, leggendo e poi l’ho capito: abbiamo sempre tutti fretta perchè ci stanno insegnando che rallentare equivale a perdere. Lo vediamo nell’abbigliamento, con la moda lowcost che produce collezioni ogni settimana anzichè ogni semestre, con la musica che costringe gli artisti a scrivere dischi in successione e senza pause, con gli shop online che stanno accorciando i tempi di attesa delle spedizioni . Lo vediamo in tutte le cose. Stare al passo con questi tempi è necessario e va bene, ma la mia non è un’azienda con sede a Cupertino. Sono -almeno per ora- solamente io che gestisco questa cosa tra impegni che nulla hanno a che vedere coi fiori e interminabili settimane di merda.
E allora, cara Elena, ricordati che per fare le cose belle ci vogliono tempo e cura e giornate dense e momenti no. Che puoi aver seguito i migliori corsi di formazione del mondo, ma per crescere -non in termini di like su Instagram (che, per altro, sono fatti di niente)- devi prima assimilare quel che hai imparato. E i risultati dei tuoi studio e impegno non possono essere immediati. Non essere impaziente. Te lo insegna anche la tua amata botanica: bisogna preparare il terreno, seminare al momento giusto, attendere che le radici siano solide, occuparsi della pianta, lasciare che spuntino nuove gemme e solo allora nasceranno fiori che diverranno pure frutti (e chi coglie la semicit vince un cuore di pasta frolla!).
Rieduchiamoci alla costanza, al gusto dell’attesa, alla perseveranza.
Domani è la giornata internazionale della lentezza, ed ecco: un passo alla volta. E fioriremo.
perseveranza s. f. [dal lat. perseverantia, der. di perseverare «perseverare»]. – Costanza e fermezza nel perseguire i proprî scopi o nel tener fede ai proprî propositi, nel proseguire sulla via intrapresa o nella condotta scelta: mostrare p. nel bene, nel male, nell’errore, nelle promesse fatte; studiare, lavorare, lottare con p.; seguire con p. una cura, una dieta, le prescrizioni mediche. In partic., nella teologia morale cattolica, virtù che impegna l’uomo a lottare per il conseguimento del bene senza soccombere agli ostacoli e senza farsi vincere dalla stanchezza e dallo sconforto. DAL VOCABOARIO TRECCANI.
I prossimi appuntamenti:
- 3 Marzo – workshop di Tortecoifiori a Padova presso This Is Home B&b SOLD OUT
- 31 Marzo – workshop di Tortecoifiori a Bologna presso Oui Fleurs SOLD OUT
- 13 Aprile – workshop di Tortecoifiori a Legnano (MI) presso Flower Art by Matteo Crugnola. Per info/iscrizioni scrivi a info@flowerartmatteocrugnola.com.
- 4 Maggio – workshop di Tortecoifiori a Ceglie Messapica (BR) presso Fikus Puglia. Per info/iscrizioni scrivi a info@fikuspuglia.it
Serenata rap! mi merito il mio cuore di pastafrolla 🙂
Cara Elena, è proprio così… ci vuole tempo, pazienza, dubbi, errori e soprattutto MAI paragonarsi agli altri, ognuno ha la sua storia e la sua strada da percorrere, solo così riusciremo a rispettare in primis noi stessi e a creare qualcosa di solido e concreto (e la favola dei tre porcellini ce lo insegano, solo la casa costruita di mattoni resiste al lupo, le altre crollano con poco…) un bacio e buona giornata!
Franci.
"Mi piace""Mi piace"
Ahahaha! Franci, lo terrò a mente e la prima volta che ci incontreremo ti porterò i biscotti. E il paragone con la favola dei tre porcellini mi è piaciuto moltissimo! Buona serata 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il trascorrere delle stagioni, con le sue trasformazioni, è un grande maestro. Siamo troppi abituati a divorare tutto, senza ricordare neanche più il gusto delle cose. Ci siamo smarriti per l’ansia da prestazione.
E non è l’assenza – doverosa, necessaria – a far crollare tutto o al meglio la percezione di non avere fondamenta forti, piuttosto un meccanismo di numeri e associazioni, un cambiamento già in atto da fine novembre (mi riferisco a Instagram).
Bisogna coltivare il proprio orto, perché il resto è una nebulosa, un dente di leone al primo passaggio di vento. E poi lo dici anche tu: il ritmo è lento.
"Mi piace""Mi piace"
“Un dente di leone al primo passaggio di vento”: non avresti potuto usare metafora migliore, cara Marina.
Ti abbraccio,
Elena
"Mi piace""Mi piace"